Sono 727 gli enti e le organizzazioni che, nel 2010, hanno erogato servizi alle persone senza dimora nei 158 comuni italiani in cui e' stata condotta la rilevazione, operano in 1.187 sedi ed ognuno eroga, in media, 2,6 servizi, per un totale di 3.125 servizi. E' quanto emerge da una rilevazione dell'Istat svolta in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora e con la Caritas, sui servizi alle persone senza dimora. Delle 727 organizzazioni censite, 119 sono pubbliche e 608 private e la meta' (302) puo' contare su un finanziamento pubblico. Tra le organizzazioni private sono presenti soprattutto gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti (il 34% di tutte le organizzazioni private) e le associazioni riconosciute (32%) che hanno, cioe', personalita' giuridica.
La presenza di enti ecclesiastici e' tuttavia fortemente variabile per area geografica: e' massima nel Sud (46%), mentre nel Nord-ovest, dove non rappresentano piu' la forma giuridica prevalente, scende al 26%. Le associazioni non riconosciute (senza personalita' giuridica) e le cooperative sociali (tipo A, tipo B e consorzi) rappresentano ciascuna il 10% del totale delle organizzazione private, ma sono concentrate nel Nord, dove incidono per piu' del 14% (al Sud scendono al 9 e al 3%). Le fondazioni sono il 6% delle organizzazioni rilevate a livello nazionale e sono una realta' particolarmente rappresentata nel Sud (12%) e nel Nord-ovest (9%).
Gli enti pubblici erogano direttamente il 14% dei servizi, raggiungendo il 18% dell'utenza. Se ad essi si aggiungono i servizi erogati da organizzazioni private che godono di finanziamenti pubblici, si raggiungono i due terzi sia dei servizi sia dell'utenza. Tra i servizi di segretariato sociale e di presa in carico e accompagnamento, i servizi pubblici raggiungono circa un terzo dell'utenza; la quota sale al 75% e al 90%, rispettivamente, se si aggiunge l'erogazione privata che beneficia di finanziamenti pubblici.
I servizi pubblici erogati in risposta ai bisogni primari e di accoglienza notturna raggiungono, al massimo, il 10% dell'utenza; l'erogazione privata con finanziamento pubblico raggiunge un ulteriore 48% tra i primi e il 58% tra i secondi.
In allegato il testo integrale della ricerca.
Nota. Le tavole in allegato sono state pubblicate in data 4 gennaio 2011
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