L’innovazione sociale del progetto Acanthus si è tradotta nell’azione di realizzare una formazione tesa all’inserimento lavorativo attraverso l’acquisizione di competenze professionali allargate che sia però capace di promuovere la costruzione di relazioni di sostegno, solidarietà e fiducia grazie a spazi di socialità e condivisione.

Acanthus, quindi, è stata una esperienza ad alto tasso di inclusione sociale, che ha integrato ed unito circa venti donne, di cui sei sono state stabilizzate a tempo indeterminato, con storie differenti, provenienti da mondi distanti, con culture e linguaggi diversi ma accomunate dal fatto di essere tutte fuggite da terre martoriate da guerre e conflitti.
L’attenzione rivolta verso la qualità dei tessuti e dei materiali unitamente alla ricerca di un design che colga al massimo uno sforzo verso l’innovatività e la particolarità, sono stati gli elementi determinanti nel motivare tutte le donne nel proseguire, con il massimo impegno, in questa esperienza.

L’Atelier ha offerto anche la possibilità di effettuare tirocini per il CSM e per i servizi sociali del comune, attivando anche progetti di volontariato del Servizio Civile Nazionale e diventando un laboratorio di relazioni per condividere cammini di liberazione con chi è più in difficoltà. È divenuto un’occasione di crescita umana e civile per tutte le persone che vi partecipano.